mercoledì 12 settembre 2007

Che grande spettacolo!



a tenere in alto la bandiera dei Rossi... eccolo... l'animale: Il Blascoooo!!!

Ieri a Firenze è stato veramente uno spettacolo. Lo gente dello stadio meno: sempre i soliti toscani che se non li lasci a bocca aperta per 5 minuti non ti incitano. Ma andate a vedere i Back Street Boys, sempre ammesso che ci siano ancora.

Quando vado ai conceri dell'animale, mi chiedo sempre come faccia a riunire una marea di gente come quella di ieri. Saranno i testi (non penso la musica), ma quando sale sul quel palco tutto diventa armonia, compreso gli errori e i lapsus nei testi.

Inizio concerto quasi tradizionale, con ovazione classica del pubblico e delirio delle bimbe presenti, ma con la canzone che non spara subito (e forse è un bene per l'ugola) ma va in crescendo fino ai botti pirotecnoici finali, sincronizzati con i colpi di batteria. E siamo solo alla prima canzone (Basta Poco).
Poi un susseguirsi di ever green e qualche canzone meno nota ai fan più giovani(cosa c'è, la combriccola del Blasco, voglio andare al mare, lunedì, anima fragile), intervallata da La compagnia (ultimo brano diffuso nelle radio n.d.r.) e Non sopporto (nuovo singolo cantato solo ai concerti di questo tour, vecchia tradizione italiana). E poi via con Siamo soli e Un Senso prima della pausa per noi.

dopo la pausa via con il turbolente Midley: domani sì, adesso no; la strega (spettacolare l'interpretazione); cosa vuoi da me, delusa, sono ancora in coma. E poi... i classici: Vivere una favola (emozionante e sempre molto attuale), ...stupendo(mamma miaaa!!!), come stai (non un granchè), sally, c'é chi dice no, gli spari sopra, siamo solo noi (poca carica nel batterista, ma come sempre grande Gollinelli, il bassista) rewind... e prima della seconda pausa (con la solita finta del Blasco che dice di andare via, abbozziamola) la mitica Ciao, con un gran Cuccchia, il sax).

Gran Finale con: bollicine, cantata(?) dal pubblico, vivere, stupido hotel, canzone (con ricordo di Massimo Riva, amico e chitarrista del blasco, ormai scomparso da tempo ma sempre nei cuori dei vecchi fans) e alba chiara con fontane pirotecniche a calare sul palco, effetto cornice dell'inizio concerto e sipario immaginario.

Nel complesso: grande show di luci oltre alle varie cose acustiche di cui mi intendo meno (anche se penso che il miglior vasco sia quello con la sola chitarra acustica, suonata da lui magari). Grandi gli assolo di Steff Burns, meno brillante Solieri (anche se la gag in Vasco gli tasta il pacco non è passata inosservata). Buoni i cori (con Clara Moroni complice sessuale di Vasco in La combriccola del Blasco), ottimo Gollinelli. Meno il batterista, forse un po' troppo in ombra, e le trombe. Onesta la prova di Alberto Rocchetti (le tastiere), con la sua immancabile intro di Canzone e Alba Chiara.

E infine come non sottolineare lui: il Blasco. Ironico, pungente, casinista: gioca con qualsiasi oggetto arrivi sul palco, stemperando qualsiasi panico del suo entourage (che trova una delle più belle scalette di canzoni, che abbia mai sentito a un concerto del Blasco. forse battibile da quella del primo heineken festival nel 1998; xò non c'ero, causa maturità imminente). Blasco diventa persino tollerante: stringe la mano a molti fans e non fa una piega quando gli tirano molta acqua dalle zone più vicine al palco.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Che spettacolo di censione del concerto, una descrizione davvero bella e ricca di dettagli! Concordo con te: la scaletta è davvero uno spettacolo, una marea di canzoni proprio belle! Che dire: dev'essere stato un vero spettacolo!

Gusty ha detto...

Con chi sei stato? con la mogliera ?