mercoledì 28 maggio 2008

che caldo...

... il sole picchia come un dannato quassù a gaiole in chianti,anzi casanova di paiolo. La temperatura è ancora sostenibile, granzie alla ventilazione costante. Devo dire che ieri era anche peggio. Ma che fatica… ad arrivare alle 1730… ci vorrebbe un monito

Ma passiamo a qualcosa di più interessante: VENERDì GRANDE SERATA ALLA DAMA DELLA BIRRA. Non ho foto da mostrare ma forse è meglio così: vedermi ballare Fa Chic di Marcella Bella con la collana di Ilde poteva compromettere il mio decoro professionale. Che spettacolo la serata animata da Regina del Mamamia (per chi non ci fosse mai stato: uno pseudo locale a Torre del Lago, un po’ “diverso” dai soliti locali, dove il gay-lesbian-trans-power è alla base di tutte le mitike serate a tema. Se non ci siete mai andati, provate vi divertirete sicuramente soprattutto se andate in gruppo e non con la fissa di voler baccagliare per forza, anche perché i quiproquo sono all’ordine del giorno) comunque serata molto divertente. C’erano: mal, marra, ilde, maccha, quelle del sincro di cui non ricordo bene il nome(fuori dall’acqua sono anche simpatiche, ma quando volevano gli spazi acqua che litigate…),poi sono giunti simo, damy e verdia. Ed ho incontrato un sacco di gente empolana che da tempo non vedevo. La prossima volta tutti insieme al mamamia

Prima di passare all’angolo degli enologi vi consiglio:
Fa Chic di marcella bella
Il nuovo di Alanis Morisette e Riprendere Berlino e Musa di nessuno degli Afterhours e infine il singolo che è di uno chic folleBadabum cha cha dei Marrakesh


E ora l’angolo del sommelier (questi vini sono fantastici, e per gli inesperti merita almeno vedere l’azienda… non si sa mai qualcuno si sposasse…)

VISITA A FATTORIA SORBAIANO 17 MAGGIO 2008 (Per le altre foto clicca qui)
della famiglia Senese Picciolini da 50 anni. indescrivibile il panorama della Val di Cecina e del borgo di Montecatini Val di Cecina osservabile dalla tenuta. accolti ospitalità dalla proprietaria Grazia Piccolini. l’escursus ha avuto inizio nei locali di vinificazione per poi proseguire con la visione della barriccaia,dei locali e dei macchinari di imbottigliamento,della zona di stoccaggio e packaging del prodotto vino, della deliziosa (sia visvamente che “olfattivamente”) vinsantaia per terminare con la degustazione dei vini prodotti in azienda nella splendida sala di ricevimento ospiti. L’azienda possiede circa 260 ettari di cui 27 vitati:Chardonnay, Vementino, Trebbiano e Colombano per ciò che concerne le uve bianche e Sangiovese, Malvasia Nera, Cabernet franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah per le rosse. Da sottolineare la grande impostazione e l’impronta che vorrebbe dare l’azienda: meno legno più territorio e uva.

I VINI DEGUSTATI (da dx vs sx in foto a fianco)
MONTESCUDAIO BIANCO DOC LUCESTRAIA 2005: di un vivacissimo e cristallino giallo paglierino con riflessi dorati (base Vermentino, Trebbiano e Chardonnay) discreta la consistenza. Decisamente accattivante e allo stesso tempo estremamente elegante si presenta il naso dove lo Chardonnay lo fà da padrone con i suoi tocchi di frutta esotica come banana e ananas e piacevolissime sfumature di pompelmo rosa. Lievi richiami erbacei, una sottile mineralità e una decisa impronta dolce di vaniglia completano il quadro olfattivo. Grande sapidità e spalla acida in bocca (che conferma quanto l’apporto minerale del terreno e la vicinanza del mare siano importanti) bilanciati da una discreta morbidezza creano un piacevolissimo equilibrio mentre un finale di bocca asciutto e gradevolmente citrino invoglia a sorseggiare ancora il vino. Da sottolineare la piacevolissima persistenza.
SANGIOVESE DI TOSCANA IGT PIAN DEL CONTE 2002: rosso rubino poco carico ma vivace, abbastanza consistente. al naso note floreali(viola) e fruttate ciliegia e prugna tipiche del sangiovese creano un amalgama olfattiva non incisiva ma pulita e discretamente fine. Piacevole beva con un corpo forse non proprio all’altezza ma con tannini incisivi,discreta spalla acida e finale piacevolmente amarognolo e speziato di pepe.€
MONTESCUDAIO DOC ROSSO DELLE MINIERE 2003 E 2001: ($60%sangiovese, 10%malvasia nera e 30%cabernet franc, volutamente scelto dall’azienda al posto del fratello Cabernet sauvignon per la sua eleganza).entusiasmante il confronto tra due annate decisamente diverse del rosso di punta dell’azienda che deve il suo nome alla vecchia miniera di rame a due passi da Sorbaiano. Il rosso 2003 sfoggia un rosso rubino molto carico ed una notevole consistenza nel bicchiere mentre al naso si presenta non pulitissimo ma con buoni riconoscimenti di piccoli frutti rossi molto maturi,accenni vegetali e note terziarie poco pronunciate. Una beva facile e “morbida”(sicuramente dovuta all’annata particolarmente calda)ma molto piacevole e con discreta corrispondenza naso-bocca. Di corpo con buona persistenza per un rosso importante. Il 2001 si fregia di un affascinante rosso rubino con riflessi granato,meno consistente del 2003. Sorpresa al naso con un complesso ventaglio olfattivo di bouquet di fiori rossi, frutti di bosco, vegetale e uno splendido terziario di sottobosco, liquirizia e moka. Unica nota olfattiva sottotono un leggero eccesso di alcool. Buon corpo e appagante equilibrio fra morbidezze e durezze con finale piacevolissimo e buona persistenza per un rosso riuscitissimo. Sbalorditivo l’estremo contrasto tra le due annate.
MERLOT DI TOSCANA IGT FEBO 2004:dal nome del dio del sole greco Febo, per la luce ed il calore che questo merlot in purezza (ultimo nato in azienda cosi’ come il vitigno merlot è stato l’ultimo ad essere impiantato nei vigneti aziendali) riceve dai raggi del sole. Rubino cupo e carico di buona consistenza con note fruttate di ribes e mora e accenni speziati al naso. Beva estremamente accattivante con morbidezza in evidenza tipica dei vini prodotti da questo vitigno e convincente persistenza.Forse eccessivo l’impatto del rovere sulla gustativa che necessita ancora di amalgama. Sarebbe interessante l’assaggio tra qualche anno per valutarne l’evoluzione. Vino interessante, di stampo e gusto sicuramente piu’ internazionale rispetto al resto della gamma dei vini aziendali. Una nota da rilevare:nelle annate future potrebbe annoverare oltre al merlot la presenza di cabernet sauvignon.
MONTESCUDAIO DOC VINSANTO: chiude la degustazione questo delizioso nettare che invoglia prontamente all’assaggio con il suo fulvo ambrato nel bicchiere e le sue note di albicocca disidratata, frutta secca,c hina e miele al naso. Un eccezionale equilibrio in bocca dove la piacevole e non invadente dolcezza è perfettamente equilibrata dall’acidità chiude su un finale fumè molto particolare. Una piccola perla e piacevole ricordo per tutti noi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io di foto "compromettenti" ne ho una con quella benedetta collana di Ilde però con mio fratello che la indossava...
Ahahaha mamma mia...penso di aver riso poche altre volte come venerdì sera...

Pasticciona